
Ritorno alle origini: la nuova sede della Sartoria Litrico ai Parioli di Roma
L’Atelier della Sartoria Litrico si è trasferito in una nuova sede, a Via Michele Mercati n. 35, nel quartiere Parioli di Roma. È un annuncio importante non solo perché ci avvicina ancora di più alla nostra Clientela, ma soprattutto perché ci riporta a pochi passi da dove è iniziata tutta la storia della Sartoria Litrico, più di settant’anni fa, nel lontano 1951. A pochi passi da quella Via Sicilia 51 che diventò il punto di riferimento della Moda Maschile negli anni. Ne vogliamo ripercorrere la storia con le parole che il nostro fondatore, Angelo Litrico, condivise con un giornalista della Tribuna del Mezzogiorno nel 1966.
«Più di dieci anni fa, in luglio, andai a trascorrere una domenica a Taormina. Bighellonavo per le strade senza un soldo in tasca, quando mi avvicinò una signora: “Giovanotto – disse – sa indicarmi la stazione?”. Io non avevo niente da fare e mi offrii di accompagnarla. Lungo il tragitto seppi che la signora veniva da Roma e stava recandosi, segretamente, in pellegrinaggio alla Madonna di Pompei. Segretamente perché il marito, ateo convinto, le aveva proibito di professare la sua fede. “Ho detto a mio marito che sarei rimasta in Sicilia, invece vado a Pompei” mi confidò la signora, e aggiunse: “Il biglietto di ritorno a Roma dalla Sicilia quindi non mi serve più, se vuole glielo regalo”»

Quando ebbe il biglietto in tasca, Litrico scrisse due righe a casa e corse di filato a Messina, dove prese il traghetto per il continente.
«Non mi ero mai mosso da Catania e quando arrivai a Roma mi sentivo come un pulcino bagnato. Avevo fame, non avevo un soldo, e avevo paura di tutti. Capitai in Via Sicilia, e decisi di fermarmi lì. Quel nome – Via Sicilia – mi faceva sentire meno solo. Affittai una soffitta e scrissi subito alla nonna che mi mandò mille lire».
Proprio in Via Sicilia c’era la bottega di un sarto. E Angelo Litrico iniziò qui la sua vita da emigrato, in cui ogni cosa che guadagnava veniva messa da parte per aprire la propria bottega. Nella vicina Via Veneto abitava un compaesano siciliano di Palermo che un giorno lo invitò al teatro dell’Opera.

«Però ci voleva uno smoking» continua Litrico a raccontare nell’articolo, «Decisi di farmelo partendo da uno scampolo verde e, inginocchiato per terra nella mia soffitta, lo tagliai e lo cucii. A teatro fui frastornato da tutta quell’eleganza: attrici, ambasciatori, uomini d’affari. Non potei fare a meno di ripensare alla mia casupola in Sicilia, e a mio padre che ogni giorno tirava le sue povere reti. Durante l’intervallo mi si avvicinarono due signori, chiedendomi chi mi avesse cucito lo smoking che indossavo. Erano Rossano Brazzi e Vittorio Gassman. Gli diedi l’indirizzo della bottega in Via Sicilia e il giorno dopo, alle quattro, Brazzi si presentò alla porta. Egli scoprì così che il sarto ero io e me ne ordinò uno uguale. Diventai matto per trovare uno scampolo verde, ma alla fine consegnai a Brazzi il suo smoking come da richiesta e me ne ordinò altri otto. Da allora non mi sono più fermato».
E il primo passo è stato proprio rilevare quella bottega in Via Sicilia 51 da cui aveva iniziato.
Per noi è un ritorno alle origini che ci emoziona. E arriva in concomitanza con un altro cambiamento: la Sartoria Litrico diventa società benefit, cambiando la denominazione sociale in SARTORIA LITRICO S.r.l. SB. Questo significa che, per nostra vocazione aziendale, tutte le attività che porteremo avanti da oggi saranno anche con l’intento di perseguire finalità di beneficio comune, operando ufficialmente in modo responsabile, sostenibile e trasparente, nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni e attività culturali e sociali, enti e associazioni e altri portatori di interesse.
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